HCL Technologies, l'Empowered Self Management

Articoli HCL Technologies, l'Empowered Self Management

Non è un caso che la HCL Technologies Limited sia una delle compagnie più innovative al mondo. In questo articolo esploriamo, con un caso tratto dall’ultimo numero del nostro quaderno, come si possano rivoluzionare le dinamiche manageriali tenendo fede ad un semplice motto.

Quando la filosofia di una multinazionale da più di 90.000 impiegati è “Employees First, Customers Second”, non ci si sorprende che le pratiche manageriali al suo interno siano estremamente disruptive. Vineet Nayar, autore del rivoluzionario motto (e dell’omonimo libro), nonché ex-CEO della HCL Technologies Limited, ha, infatti, completamente ridisegnato i processi di gestione del personale, rendendo l’Azienda per la quale ha lavorato fino al 2013 tra le più innovative del pianeta.

La compagnia di servizi IT basata a Noida (India) e diffusa in tutto il mondo, non ha solo nominalmente adottato dinamiche di reverse accountability per le quali i diversi dipartimenti di Finance, HR, PMO (project Management office), etc. hanno un ruolo di supporto rispetto al frontline, ma ha anche implementato strumenti tecnologici avanzati per meglio gestire i nuovi processi.

HCL’s IT Smart Service Desk è una piattaforma nella quale un impiegato può aprire una pratica per un qualsiasi problema. La pratica deve essere risolta, se possibile, in 24 ore dal Manager responsabile e può essere chiusa solamente dall’impiegato che l’ha aperta. Se non si dovesse trovare una soluzione in 24 ore, la pratica passa al livello gerarchico successivo e così via. Tutte le pratiche sono trasparenti e visibili a tutta l’Azienda. Così come lo sono i feedback che vengono scritti sui propri capi e i capi dei propri capi e le strategie corporate, alle quali ciascun dipendente può contribuire.

Una rivoluzione del Self-Management, insomma, che passa per un approccio di empowerment bottom-up per bilanciare una piramide gerarchica ormai ribaltata ma sempre più stabile.