Il 2011 secondo Dan Tapscott

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Don Tapscott, business strategist citato nel “cervello presente” del pensiero collettivo di “Weconomy”, ha colpito ancora: è uscita da poco la “versione 2.0″ del suo celeberrimo “Wikinomics” (2006): “Macrowikinomics: Rebooting Business”.

Don Tapscott, business strategist citato nel “cervello presente” del pensiero collettivo di “Weconomy”, ha colpito ancora: dopo il celeberrimo “Wikinomics” del 2006, ha da poco dato alle stampe un sostanzioso aggiornamento della propria teoria sulla collaborazione di massa per il business dal titolo “Macrowikinomics”.
Il sottotitolo, questa volta, è “Rebooting Business and the World”; una missione non da poco ma, evidentemente, di pressante urgenza, almeno a giudicare dall’impressionante elenco di nomi di CEO ed executive dell’imprenditoria che “conta” che hanno già speso parole di encomio e di interesse riguardo al tema.
Sul suo blog, Tapscott fa già un passo oltre, e sintetizza in 10 punti le sue personali previsioni riguardo a trend e sviluppi in corso per il 2011.
3 fra le più provocatorie riguardano:
– una migrazione dell’advertising verso “ecosistemi informativi” non-convenzionali o alternativi rispetto ai media tradizionali (il caso citato è The Huffington Post, già definito “il blog più potente del mondo” e al centro, in queste settimane, di un clamoroso caso di acquisizione);
– un possibile “collapse of the app” in controtendenza rispetto a quanto decretato da una recente cover di “Wired”;
– l’avvento della cosiddetta “Era dell’Iper-Trasparenza”, definita ormai più che una scelta una necessità per le aziende di tutto il mondo.