La solidarietà non è mai sola

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Stringersi attorno a un progetto comune può significare molte cose ma, soprattutto, molta solidarietà: il solidus, “il soldo” concreto che ci fa ri-uscire, noi tutti assieme, da qualunque difficoltà personale, plurale e aziendale.

Stringersi attorno a un progetto comune può significare molte cose. E molte persone. E persino molte intenzioni. Ma, soprattutto molta, molta solidarietà.

E la solidarietà siamo noi, noi tutti. Che, a dispetto del genere e del numero; delle espressioni e delle impressioni; dei caratteri e delle difficoltà – in particolare delle difficoltà – ci stringiamo attorno al progetto stesso, quale che esso sia.

E ci lavoriamo; comprendendo che non potremmo riuscire a farcela, nonostante le qualità e i difetti di ciascuno di noi, senza il “tutti insieme” che siamo. Senza la solidarietà – appunto – che esprimiamo.

E questa solidarietà non è la cipria compassionevole delle dame di carità: è il solido che ci fa essere uniti e attivi; complementari e implementari. Il solidus, il solido, “il soldo” concreto che ci fa ri-uscire, noi tutti assieme, da qualunque difficoltà personale, plurale e aziendale.

Il noi che fa la nostra forza. Il noi delle nostre dispari abilità. Il noi che rinforza le fragilità di ciascuno con le abilità di ciascun altro.

È il noi della partecipazione e della condivisione, prima ancora che della somma dei diversi e dei differenti che siamo: io, tu, lui, l’altro.

La minaccia di non riuscire a farcela non deve indurci alla paura perché essa stessa è minacciata dalla nostra unità, impaurita dal nostro numero e dal non riuscire a dividerci.

Una minaccia vinta, dunque, che permette a tutti noi di correre assieme: concorrere e vincere.

Dialogo, relazione e iniziativa interpersonale diventano così strumenti che ci accompagnano verso il successo attraverso il necessario cambiamento e l’indispensabile responsabilità.

Il dialogo e la corresponsabilizzazione solidale rappresentano, dunque, itinerario educativo e momento etico fondamentale per valorizzare sia l’esperienza dell’altro che la differenza da lui, come costitutiva dell’identità personale.

Impresa e organizzazione si rivelano l’ambiente più adatto per promuovere il dialogo, lo scambio e l’arricchimento tra i caratteri e le particolarità della persona e del gruppo, consentendo al tempo stesso di raggiungere migliori livelli di collaborazione e di lavoro comune.

Valori, idee ed esperienze delle persone si devono incontrare, dunque, non solo per far conoscere le peculiarità di ciascuno, le capacità e le aspirazioni; ma anche per costruire una cross-fertilization tra le persone stesse.

Così si generano valore aggiunto, varietà e ricchezza di modi di interpretare il lavoro, trovando insieme quei punti in comune che, al di sopra di ogni differenza, danno i risultati migliori per tutti.